La Repubblica Marinara di Amalfi

Categoria: Passeggiata

Tipologia: Itinerario culturale esperienziale

04h00 3.50Km 167m 77m bassa aperto

Attrezzatura consigliata:
AcquaCappelloCrema solareOcchiali da soleScarpe comode


Descrizione Tour

Itinerario alla scoperta degli antichi splendori della gloriosa Repubblica Marinara di Amalfi. L’itinerario combina attrattori culturali e naturali con laboratori e attività esperienziali da vivere sul territorio di Amalfi.

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Cenni storici
Città di mercanti e navigatori, Amalfi fu la più antica tra le repubbliche marinare nonché la più potente per quasi due secoli. Il 1° settembre 839, data conosciuta come “Capodanno Bizantino”, Amalfi si separò amministrativamente dal Ducato di Napoli proclamandosi repubblica indipendente. Da quel momento mantenne una propria autonomia per circa tre secoli, collaborando con i Bizantini per difendersi dalle mire dei Longobardi della vicina Salerno. Pur restando sotto la tutela formale dell’Imperatore di Bisanzio, la città ottenne un’autonomia che andò sempre più rafforzandosi, permettendo a tutto il territorio di prosperare e di espandere i propri commerci.

La sua posizione centrale nel Mediterraneo ne faceva un tramite tra l’Occidente e l’Oriente, dove l’attività dei negotiatores Amalfitani si basava soprattutto sull’intermediazione: verso Oriente trasportavano i prodotti della terra come castagne, mandorle, pistacchi, miele e grano, ma anche seta siciliana, tessuti di lino e soprattutto legname. Sulle rotte inverse riportavano, oltre all’oro ricevuto in pagamento, tessuti finissimi, arazzi, spezie, pepe e arredi di lusso di origine araba e bizantina.

Furono proprio gli Amalfitani a perfezionare la bussola, già conosciuta dai cinesi, e a formulare uno dei primi codici marittimi della storia. Le capacità marinare e commerciali dei suoi abitanti donarono ricchezza e potenza alla città, che veniva descritta dai visitatori come “opulenta e popolosa, ricca d’oro, d’argento e di stoffe di ogni genere”.

La vita del popolo Amalfitano era regolata dalle Consuetudini della Città di Amalfi, una raccolta di leggi che disciplinava contratti di matrimonio e di proprietà, fornendo interessanti testimonianze anche sulla figura della donna, alla quale veniva attribuito un ruolo primario nella società.

Agli Amalfitani va soprattutto il merito di aver scritto il più antico statuto marittimo italiano: la Tabula de Amalpha, noto anche come “Tavole Amalfitane”, redatto intorno all’XI secolo. Si tratta del primo codice del diritto del mare ad avere disciplinato ogni aspetto della navigazione, compresi obblighi e spettanze dei marinari, che venne adottato in tutta l’area mediterranea fino al XVI secolo.

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