Madonna del Carmine

Secondo  un’antica  tradizione  popolare,  tuttora  viva  fra  gli  abitanti  del  luogo,  molto  tempo  fa  la  chiesa  fu  completamente  distrutta  da  un’alluvione.  Il  giorno  dopo,  però,  la  statua  della  Madonna  venne  miracolosamente  ritrovata  su  un  pino.  Da  allora  sia  la  chiesetta  che  la  località  sono  dette  anche  di  S.  Maria  del  Pino.  In  realtà  tale  denominazione  sembra derivare dalla  nobile  famiglia  de  Lupino  che  la  fondò  nel  corso  del  XIV  secolo.  L’antica  statua  lignea  effigiante  la  “Madonna  del  Carmine”  risalente  al  XVIII  secolo,  trafugata  da  ignoti  il  25  agosto  2014,  è  stata  riconsegnata  alla comunità il 19 dicembre 2023.

La  chiesa, situata nel villaggio di Pastena, presenta  una  facciata  a  capanna,  con  finestrone  circolare  sormontato  da  un  frontone  triangolare  di  tipo  neoclassico.  Sulla  destra  si  erge  il  campanile  realizzato  sul  finire  del  secolo  XIX  su  di  un’arcata  che  fa  da  cavalcavia  alla  strada  pedonale  dove  si  può  osservare  un  affresco,  di  autore  ignoto,  in  cui  è  rappresentata  la  Fuga  in  Egitto.  La  cella  campanaria  ha  un  tamburo  con  archi  intrecciati,  tra  i  quali  si  aprono  delle  monofore,  ed  è  sormontata  da  una  piccola  cupola.

L’interno  è  costituito  da  un  unico  ambiente  coperto  da  due  volte  a  crociera  decorate  con  fregi  e  rosoni  floreali  in  stucco.  Lungo  le  pareti  laterali  si  notano  due  nicchie  a  muro  con  le  statue  raffiguranti  S.  Cristoforo  e  il  Sacro  Cuore  di Gesù.  L’altare,  formato  da  un  complesso  in  marmi  policromi  risalente  al  1895,  è  sormontato  da  una  tela  raffigurante  la  Madonna del Carmine con il Bambino.

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