Complesso  di  S.  Maria  Maggiore 

Il  complesso  di  S.  Maria  Maggiore  è  formato  dalla  chiesa  principale,  detta  anche  dal  secolo  XVII  “Chiesa  Nuova”,  dalla  cripta  sottostante,  dedicata  a  S.  Filippo  Neri,  e  dall’oratorio  della  Reale  Arciconfraternita  della  Madonna  Addolorata.  In  età  medievale  era  presente  in  quest’area  anche  la  chiesa  di  S.  Pietro  in  carbonario  o  de  lo  monneczario,  di  cui  sopravvive il campanile cilindrico inglobato e utilizzato dalla confraternita dell’Addolorata.

La  chiesa  di  S.  Maria  Maggiore,  ex  parrocchiale  nel  secolo  XIII,  come  si  legge  dall’iscrizione  presente  su  mensoloni  presenti  all’interno,  fu  fondata  dal  duca  di  Amalfi  Masone  I,  nel  986  o  987.  Ha  un  impianto  a  tre  navate,  diviso  da  colonne  e  pilastri.  Sussistono  ancora  arredi  del  secolo  X,  come  le  transenne  che  delimitano  il  presbiterio.  Un  presepe  ottocentesco,  ed  il  busto  reliquiario  a  figura  intera  di  S.  Fedele.  Nel  seicento  è  stata  interessata  da  lavori  di  restauro.  Il  campanile della chiesa è una versione in piccolo del campanile del duomo.

Sotto  la  Chiesa  Nuova  è  presente  una  cripta  che  riprende  lo  schema  planimetrico  della  chiesa  sovrastante.  L’ultima  ala,  riscoperta  nel  2023  da  uno  scavo  archeologico,  oltre  a  riportare  alla  vista  delle  tombe  a  inumazione  di  fine  Quattrocento,  ed  un  caratteristico  tipo  di  volta  a  botte  detto  “a  incannucciata”,  ha  portato  alla  luce  un  piccolo  corpus  di  ceramiche  alcune  romane,  altre  medievali  ed  altre  rinascimentali.  Nelle  volte  delle  tre  ali  sono  visibili  affreschi  risalenti  al secolo XIX.

La  chiesa  dell’Addolorata  è  l’oratorio  della  Reale  Arciconfraternita  di  Maria  Santissima  Addolorata  fondata  nel  1765.  La  struttura  presenta  una  pianta  rettangolare  allungata.  Di  particolare  rilievo  il  pavimento  in  maioliche  vietresi  e  gli  scranni  dei  confratelli.  Questa  confraternita,  insieme  alla  parrocchia  di  Amalfi,  organizzano  la  suggestiva  processione  del  Cristo  morto  nella  sera  del  Venerdì  Santo.  Questa  processione  è  riconosciuta  dall’ENIT  come  una  delle  più  caratteristiche e spettacolari d’Italia.

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